L’azienda riprende l’idea di un trattamento termico dell’uva in cella frigorifera di un attento studio degli scritti dell’enologo francese C. Ollivier, allievo del famoso enologo francese R. Gayron, l’azienda riprende l’idea di un trattamento termico dell’uva in cella frigorifera, l’autore infatti afferma:
"il congelamento e il decongelamento delle bucce e degli strati sottoepidermici comportano delle modificazioni dell’ultrastruttura dei tessuti e producono una migliore liberazione degli aromi e dei precursori di aromi dell’uva."
Così, si è arrivati a sintetizzare e applicare questo principio; stabilendo un equilibrio di precise temperature e specifici tempi di trattamento grazie ai quali migliorare l’estrazione del corredo aromatico delle uve a sua disposizione, ottenendo una resa ottimale delle proprietà organolettiche del vino.
E’ una tecnica indirizzata al miglioramento aromatico dei vini bianchi. Si tratta di un trattamento termico, effettuato direttamente sui grappoli integri, in grado di preservare ed estrapolare i precursori aromatici varietali.
Le uve, una volta raccolte, vengono tempestivamente portate in una cella ove la temperatura e l’umidità sono costantemente controllate. Solo in questo modo è possibile tenere sotto controllo i processi biochimici che avvengono nell’acino.
Questo processo permette la produzione di vini dal corredo aromatico netto, fresco e fiorale.
I benefici di questa lavorazione lenta sono un maggiore controllo della temperatura effettiva delle uve, un minore spappolamento dell’acino al momento della pressatura, una maggiore estrazione (definita sovraestrazione) dei composti aromatici.